Intervista a Chris Turner, University of Winchester International Ambassador. Come una università di appena 7mila studenti può farsi strada nel mondo.
“Colin Firth è stato uno dei nostri laureati Honoris Causa più recenti…“. A raccontare – con l’accogliente familiarità tipicamente anglosassone – del celebre premio Oscar per “Il discorso del re” è Chris Turner. Chris è International Ambassador dell’Università di Winchester, piccola (7mila studenti) ma storica e prestigiosa scuola a un’ora di treno da Londra. Quando è andato in pensione dopo avere insegnato Economia a intere generazioni di studenti, ha deciso di dedicarsi a quelle future. In quanto responsabile delle relazioni con gli studenti stranieri, può dire molto sulla sua università e sull’attrazione che esercita su tanti ragazzi di tutto il mondo; i paesi rappresentati sono una settantina, e non può essere un caso se ogni anno se ne aggiungono di nuovi.
Winchester e la sua università: com’è la convivenza tra la città e l’istituzione?
Winchester, fondata dai Romani 2mila anni fa, è stata la prima capitale inglese. Qui, nella navata nord dell’antica cattedrale, si trova la tomba della grande scrittrice Jane Austen, morta povera e sconosciuta a 41 anni, esattamente duecento anni fa. La città è vicinissima a Londra, ma senza i difetti delle città satellite. Intorno, la bellissima campagna inglese; dentro, il nucleo antico della città perfettamente integrato agli interventi architettonici più moderni. Winchester è una città che ama la cultura: arte, musica, teatro, 21 festival, mostre, conferenze e moltissime attività che vedono gli studenti in prima fila; l’università è parte integrante della città e contribuisce attivamente alla sua fama multiculturale e internazionale.
Che cosa offre ai suoi studenti l’Università di Winchester?
L’università, sempre in ottima posizione per quanto riguarda i ranking britannici – compreso il più alto indice di soddisfazione studenti (100 per cento) che dice chiaramente quanto la vita sia, oltre che bene organizzata, anche molto piacevole – offre una grande scelta di corsi di studio. Corsi di laurea (Bachelors) e post laurea (Master) che spaziano dall’Archeologia alla Storia, dalla Psicologia alle Performing Arts; anche i Nuovi Media e le discipline sportive sono ben rappresentati. I nostri programmi sono tutti fortemente mirati all’inserimento nel mondo del lavoro e alla carriera: aiutiamo i ragazzi a fare esperienze di lavoro o di volontariato durante gli anni di studio, e li seguiamo da vicino nella preparazione del curriculum e nella ricerca delle migliori opportunità di lavoro.
Quanto e come si studia?
Devi lavorare tanto, ma quasi non te ne accorgi. Punto di forza del sistema educativo dell’università è la dimensione ridotta di ogni classe, da 9 a 30 studenti; questo permette ai ragazzi di stabilire un rapporto personale con i docenti, e di essere seguiti quasi individualmente nel percorso scolastico. Molto studio, molte verifiche, molta pratica, ma tutto attentamente pianificato nel corso degli anni per mantenere costante la preparazione ed evitare sovraccarichi di lavoro. Ambiente competitivo, ma nessuno rimane indietro.
Non si vive di solo studio. Che cosa si fa nei momenti di riposo?
Moltissima scelta anche per il tempo libero: sport per tutti i gusti – fra l’altro il mercoledì pomeriggio non ci sono lezioni, e ci si può dedicare a varie attività extracurriculari, all’arte, al volontariato, alla musica, allo sport – e tanto altro: tre orchestre, tre cori, decine di club e associazioni studentesche, un centinaio. La vita sociale si concentra soprattutto di sera; non ci sono problemi di sicurezza in città e neppure nel campus: l’Università di Winchester è una delle più sicure di tutto il Regno Unito.
Come si trovano gli studenti stranieri?
Rispetto ai 7mila studenti iscritti, quelli che vengono dall’estero sono il 10 per cento; siamo molto attenti a farli integrare con gli altri e a loro è dedicato un team che li aiuta a risolvere i problemi che possono incontrare, come trovare casa dentro e fuori il Campus, oppure la ricerca di un lavoretto part-time. Per chi ha difficoltà linguistiche, niente paura: capita a tanti, ma per loro c’è una intera “English Language Teaching and Support Unit (ELTSU)” a disposizione.
Parliamo di costi?
Bisogna sfatare il mito dello studio all’estero come un’opportunità per pochi. L’Università di Winchester ha un costo medio di 9mila sterline all’anno (circa 10mila euro), che per gli studenti europei può essere interamente coperto da un prestito statale, rimborsabile a piccole rate dal momento in cui si raggiunge l’indipendenza economica. I costi di vitto e alloggio ovviamente variano, e sono accettabili per la maggior parte dei ragazzi. Molti di loro, per essere indipendenti, lavorano part-time, soprattutto nei pub e nei caffè che a Winchester abbondano. Insomma, si trova una soluzione per tutti.”
Come definirebbe l’Università di Winchester in due parole?
It’s a beautiful, creative and lively place; for a small university, we have a lot!.*
* È bella, creativa e piena di vita; per una università così piccola, abbiamo tantissimo!
Redazione News4You
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