Lasciare casa per studiare in un nuovo paese può essere un’esperienza sfidante, ma anche eccitanteIn vista della partenza, abbiamo preparato questa guida che tocca diversi aspetti e punti di vista riguardanti l’esperienza da international studentDalle indicazioni burocratiche fino a come gestire il cultural shock, la guida affronta il punto di vista dello studente e dei genitori con consigli pratici, culturali e riguardanti la sfera emotiva.

Buona lettura.
Redazione News4You

Gli studenti che si apprestano ad iniziare un programma universitario all’estero proveranno un giusto senso di soddisfazione per aver superato la selezione e per iniziare il corso scelto. Si avvicina un periodo emozionante, ricco di sfide, un percorso impegnativo e di crescita.
Le università di regola forniscono un supporto per affrontare al meglio l’inserimento e per adattarsi alla nuova realtà accademica e culturale.
Visitate il sito della vostra futura università, troverete sicuramente molte delle informazioni utili per organizzare al meglio il vostro arrivo.

IMMATRICOLAZIONE UNIVERSITA’

Ogni università ha un sistema differente per ciò che riguarda le fasi di immatricolazione, per questo motivo è consigliabile presidiare periodicamente la posta elettronica e il portale per gli ammessi con credenziali per l’accesso (se previste o già inviate) per dare seguito alle richieste, scadenze etc. etc.
In linea di massima per l’iscrizione è necessario:

  • Inviare via email all’ufficio ammissioni dell’università il certificato che conferma il diploma di maturità tradotto in inglese, meglio se riportante anche risultati varie prove esame. Nel caso in cui la scuola non fornisse il Diploma in lingua inglese è necessario una traduzione ufficiale, per la quale è possibile rivolgersi ad un centro traduttori
  • Inviare Certificazione linguistica in originale, se richiesta come requisito
  • Approfondire i termini di pagamento delle tasse e alloggio universitario
  • Registrarsi al portale degli ammessi, se ricevuto comunicazione dall’università
  • Procedere con la richiesta di visto per i paesi che lo richiedono

ACCOMMODATION

  • Organizzare l’alloggio seguendo le indicazioni e scadenze delle università, ove previsto alloggio in residence universitario oppure con strutture esterne

BIGLIETTI AEREI

  • Acquistare biglietto aereo previa verifica delle date di inizio dei corsi e del programma di orientamento per i nuovi ammessi che di regola inizia prima.

DOCUMENTI da avere con sé

  • Documento d’identità (meglio se passaporto anche per chi studia in Europa)
  • Tessera sanitaria
  • Fotocopie dei documenti (in caso di smarrimento)
  • Certificato diploma e certificazione linguistica su carta (potrebbero richiederla i primi giorni di corso)
  • Pagella ultimo anno (potrebbero richiederla i primi giorni di corso)
  • Situazione sanitaria e vaccinazioni

VARIE

  • Laptop
  • Caricabatteria dei diversi dispositivi elettronici
  • Adattatore per le prese
  • Medicine e ricette dei medicinali in uso, di cui conoscere l’eccipiente principale per reperire un’alternativa sul loco
  • Altre necessità personali, per esempio lenti a contatto etc.

ASPETTI PRATICI PER I PRIMI GIORNI

  • Shopping relativo all’alloggio (utensili da cucina e biancheria)
  • Partecipare alle iniziative di orientamento per i nuovi studenti internazionali della tua università
  • Attivare un’utenza telefonica
  • Informarsi sulle carte studente (treni, metro, altre agevolazioni)
  • Valutare se aprire un conto corrente in valuta sul territorio

SURVIVAL ADVICE, COME VIVERE AL MEGLIO L’ESPERIENZA

  • Seguire un regime alimentare equilibrato. Adattarsi a nuovi stili alimentari dovuti sia ad una cultura diversa sia a ritmi di studio, richiede organizzazione. Diversificare il proprio menu in presenza di mensa universitaria e apprendere a cucinare facendo una spesa adeguata può essere d’aiuto per il proprio benessere e per affrontare gli studi con la giusta energia e concentrazione.
  • Tenere i propri spazi puliti e ordinati; prefissarsi come scopo un giorno alla settimana in cui fare le pulizie e il bucato. Per quanto riguarda quest’ultimo informarsi su come funzioni la lavanderia.
  • Mettersi alla prova e uscire dalla propria comfort zone stringendo nuove relazioni e facendo amicizia. (vedi anche: Cosa fare per combattere il cultural shock)
  • La neo-indipendenza acquisita ha un costo, nel vero senso del termine. Imparare a usare il “budget” di cui si dispone in modo responsabile. Tenere traccia delle spese utilizzando anche dei metodi utili come le apps di portafoglio virtuale o un semplice foglio excel.
  • Informarsi su dove si trovino i punti informazioni che possono essere utili, come lo sportello per gli internazionali, la clinica medica etc. etc.

FAMILIARIZZARE CON IL REGOLAMENTO UNIVERSITARIO

  • E necessario informarsiconoscere il regolamento accademico dell’università in cui si è iscritti (calendario, metodi di valutazione, burocrazia, scadenze varie, iscrizione ai corsi e agli esami, requisiti per programmi di scambio e internship, attività extracurriculari, etc)

CRITICAL THINKING

  • Nella maggior parte delle università il ragionamento critico viene stimolato tramite il pungolo dell’interazione diretta a lezione o nel tutoring. Viene, dunque, richiesta un’opinione personale sugli argomenti trattati, sia tramite domande aperte (risposta per alzata di mano) sia dirette (poste al singolo studente).

STUDY SKILLS

  • Prendete appunti ad ogni lezione, seminario o laboratorio seguito.
  • In seguito rielaborate i concetti appuntati in modo da fissarli. Riscrivete gli appunti sottolineando i concetti più importanti, per esempio usando evidenziatori di colori diversi in base all’importanza del concetto espresso.
  • L’importante è procedere alla revisione degli appunti man mano e non all’ultimo momento
  • Per aiutarsi alla comprensione delle lezioni è bene leggere l’opuscolo informativo del corso che si sta seguendo. In questo modo si avranno già presenti le tematiche trattate. Così da iniziare a familiarizzare con eventuali termini specifici riguardanti le lezioni.
  • Utilizzare il sommario o l’indice delle parole chiave per trarre dai testi di studio le informazioni cercate.

ESSAY WRITING

  • Gli essays sono spesso utilizzati come fonte di valutazione e per gli esami.
  • Costituiscono l’opportunità di dar prova del lavoro individuale, di quanto si abbia compreso e riflettuto su ciò che è stato appreso. Inoltre di dimostrare l’evoluzione del proprio pensiero durante il corso.
  • Leggere attentamente la consegna e le linee guida. Rispettare il numero di parole indicato e la scadenza per la consegna. Di fondamentale importanza è leggere attentamente le domande, sembra banale ma non lo è affatto!
  • Si possono utilizzare gli appunti presi a lezione, ma vanno rielaborati criticamente.
  • Fare riferimento ad altri testi o autori è caldamente consigliato. All’inizio dei corsi verrà illustrato come citare e fare riferimenti in modo corretto.
  • Assicurarsi che le fonti usate siano affidabili e che gli autori siano effettivamente auctoritas.
  • Attenzione al plagio. La maggior parte dei paesi non lo vede di buon occhio, motivo per cui le università dispongono di programmi appositi.
  • Attenzione all’utilizzo di informazioni quantificabili per supportare o dimostrare una propria tesi, per esempio l’uso di percentuali, proporzioni, grafici etc. I grafici possono essere degli ottimi aiuti per dimostrare un punto e risparmiare parole. Questi strumenti vanno utilizzati in modo accurato, per esempio bisogna esplicitare da dove si è tratta una determinata percentuale.

PRESENTATIONS

  • Le presentazioni possono essere sia individuali che di gruppo.
  • Il lavoro di gruppo può essere impegnativo e stimolante e richiede di interagire con gli altri partecipanti, con i loro pregi e difetti, con i loro limiti e con le loro qualità. In ogni caso lavorare con successo in un gruppo senza un coordinatore/professore è un’esperienza importante per mettersi alla prova e sviluppare delle importanti capacità quali il team work e la leadership che saranno molto utili nel futuro lavorativo.

Lo shock culturale descrive l’impatto del passaggio da una cultura familiare ad una che non lo è. Questo evento è comune tra gli studenti internazionali che si trovano in un nuovo paese. In momenti di difficoltà, le differenze di usi e costumi a cui si è abituati a casa, possono essere sfidanti. Questi includono il modo in cui le persone vivono, si vestono, parlano, si comportano. Ciò può essere disorientante in un primo momento; perché anche qualcosa di semplice come comprare un biglietto dell’autobus deve essere compreso – posso acquistarlo sull’autobus, in un negozio o un chiosco/edicola? Devo convalidarlo? Copre un singolo viaggio o un determinato periodo di tempo? Le nuove “regole” si apprendono velocemente, ma potrebbe essere rassicurante sapere che è del tutto normale trovarsi in difficoltà all’inizio o in momenti di particolare stress.

Lo shock attraversa 3 fasi:

  1. Honeymoon: tutto sembra fantastico. La novità ammanta tutto di meraviglia.
  2. What I’m doing here? Le cose iniziano a prendere una piega diversa. La lingua che si pensava di conoscere bene risulta ostica in alcune sue sfaccettature. Si ha difficoltà ad esprimersi come si vorrebbe, ci si può sentire incompresi, si inizia a sentire quasi del risentimento verso chi ci circonda. Ma soprattutto si sente la mancanza di casa e degli affetti e si può essere tentati dal mollare tutto.
  3. Where is happy hour? Si arriva alla piena comprensione della lingua anche nei suoi idiomi più particolari come lo slang. Non ci si sente più spaesati e ci si riesce a orientare nel senso più ampio del termine. Le lacune culturali iniziali vengono colmate e si prende il ritmo per quanto riguarda gli aspetti accademici.

Cosa fare per cercare di combattere lo shock culturale?

  1. Usare la virtù dei forti, la pazienza è indispensabile per affrontare i primi mesi.
  2. Ricordare a se stessi la ragione per cui ci si trova lì e lo scopo che si vuole raggiungere.
  3. Affrontare lo stress sul nascere, non lasciando che si accumuli. Per esempio facendo attività fisica.
  4. Chiedere aiuto se si sente il bisogno. L’università dispone di uno sportello sia per gli internazionali  sia per gli studenti in difficoltà.

Altri aspetti che possono aiutare sono il rimanere in contatto con familiari e amici; decorare la propria camera rendendola propria; fare amicizia con gli internazionali che stanno vivendo le stesse sensazioni; una volta che la fiducia in se stessi è aumentata cercare di legare anche con i ragazzi del luogo. In generale rendersi conto che è più che normale sentirsi come ci si sente e non è un segno dell’aver commesso un errore o che non si riuscirà a gestire la situazione. In effetti lo shock culturale può rappresentare un’esperienza di apprendimento e di crescita rendendoci più consapevoli della nostra cultura e quella degli altri

QUALCHE ARTICOLO O BLOG CONSIGLIATI

Se questa avventura segna un cambiamento profondo nella vita dei ragazzi non lo è da meno per i membri della famiglia che rimangono a casa. Ci vorranno all’occorrenza vari ingredienti come una buona dose d’ascoltoflessibilità capacità di dare un supporto a distanza.

Come puoi preparare i tuoi figli a lasciare casa?

  • Assicurati che sappiano come svolgere i lavori domestici, per esempio come usare una lavatrice.
  • Inoltre fai si che abbiano un’idea di quanto costino le cose e che abbiano ben presente l’eventuale cambio di valuta.
  • Incoraggiali a sforzarsi di fare amicizia.
  • Leggete insieme tutto il materiale ricevuto dall’università, non solo per ciò che riguarda l’aspetto amministrativo, ma anche per gli eventi sociali organizzati che possono aiutare a integrarsi.
  • Non sono tutte rose, le prime settimane possono essere difficili. Dopo un primo momento di entusiasmo dato dalla novità, dalla neo indipendenza etc. I ragazzi potranno vivere lo sconforto di essere lontani da casa, le difficoltà del primo anno universitario. Sosteneteli basandovi sul carattere dei vostri figli o necessità di essere spronati o semplicemente ascoltati.
  • Anche se tenete un canale aperto per comunicare che sia WhatsAppFacebook, Skype che faccia sentire loro la vostra presenza, lasciate loro lo spazio di cui hanno bisogno per ambientarsi e vivere la propria esperienza con responsabilità. Non insistete per rimanere in contatto 24/24, li farete solo sentire oppressi con il risultato di aumentare le vostre, eventuali, ansie.
  • Metabolizzate il distacco e valorizzatelo non guardando solo al lato negativo della distanza.
  • Organizzate una visita dopo qualche mese.

Anche se i vostri consigli potrebbero essere ignorati all’inizio, con il tempo risulteranno molto utili. In linea di massima ricordatevi che la struttura universitaria in cui i vostri figli studieranno per i seguenti 3 o 4 anni è un luogo sicuro, attrezzato per ogni evenienza.

Sopra ogni altro consiglio tenete a mente che conoscete i vostri figli, abbiate fiducia in loro, sono il frutto della vostra educazione.

QUALCHE ARTICOLO O BLOG CONSIGLIATI

© RIPRODUZIONE RISERVATA